Il nostro editoriale

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Come in ogni giornale che si rispetti non può certo mancare l’editoriale. La Redazione dell’Umbertimes, tuttavia, vi propone qualcosa di nuovo. Non un pezzo scritto dalla firma celebre, ma una presentazione di quelle che sono le motivazioni, gli obiettivi e le aspettative che hanno spinto ogni singolo componente della Redazione a creare l’UmberTimes. Una frase a testa, non di più, ma che valga la pena di leggere.

Via, si comincia.

CP – Motivazioni, obiettivi, aspettative? Tutto segnato da parole che, sul cuor della terra, m’hanno trafitto come un raggio di sole. “L’uomo non è che una canna, la più debole della natura; ma è una canna pensante […]. Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero”; “oggi essere comprensibili equivale ad essere scoperti”, ed io ho scelto di non avere paura, perché “la libertà non è star sopra un albero, non è neanche avere un’opinione, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione”.

EB – Perché il giornalino? Per far emergere le idee che circolano nel nostro liceo, che dimostrano che non siamo una generazione passiva e apatica, come viene troppo spesso stereotipata in un mondo ancora sfiduciato.

AP – Sono convinta che comunicazione e scuola costituiscano un binomio inscindibile. La scuola, per sua natura, deve contribuire a “mettere in comunicazione” … idee, conoscenze, pensieri, contenuti… Facendo questo, si mettono in gioco anche emozioni, esperienze, modi diversi di riflettere e pensare … coraggio dunque, “infondiamo un alito di vita a quest’insieme di fogli (magari elettronici)”!!!!

SE – Leggere e scrivere sono due meravigliosi modi per coltivare l’anima. Spero che questo giornalino aiuti tutti ad acquisire maggior senso critico (il grande assente dei giorni nostri!).Buon lavoro a tutta la redazione.

SC – Credo che la libera espressione non sia soltanto un diritto ma anche un dovere dell’individuo. Mi piace scrivere e lo faccio sempre con entusiasmo…perché dunque non dedicarsi anche un po’ all’Umbertimes? Tra le tante piccole soddisfazioni vissute in questi anni del Liceo , in un futuro probabilmente non troppo lontano, potrò includere anche quella di aver partecipato attivamente alla redazione di questo giornalino: non si tratta di un passatempo infatti, ma di impegno, entusiasmo, collaborazione. Buona lettura…

BC –  Scrivo per comunicare, leggo per sapere, mi confronto per crescere.

GNZ – Conoscere per diffendersi.

PB – Inizia così l’avventura dell’UmberTimes…mi aspetto di continuare a vedere entusiasmo e creatività nella redazione, ma soprattutto la voglia di discutere e di coinvolgere molti altri… E’ solo l’inizio di un’esperienza e per molti forse di una passione. Sempre troppo di fretta, sempre troppe “cose” da fare: l’augurio al nostro giornale è che sia uno strumento per fermarsi a pensare, a discutere, a costruire.

GP – Perché nessuna opportunità deve esser persa, per crescere intellettualmente, per dire la nostra e, al tempo stesso, metterci alla prova.

AS – “La vita è la più straordinaria delle avventure ma solo l’avventuriero lo scopre” (G. K. Chesterton). Essere protagonista, guardare la realtà e cercare di capirla per amarla e gustarla, fino al punto di trovare – incontrare, perché no – ciò che realmente ti soddisfa e ti corrisponde: questo è il desiderio che da sempre mi fa muovere nella vita. Perché, lasciatemelo dire con Cesare Pavese, “Quello che l’uomo cerca nel piacere è un infinito e nessuno rinuncerebbe mai alla speranza di raggiungere questo infinito”. Ecco perché un giornalino: un’occasione, e già lo è stata in questo inizio, di riconoscersi compagni di cammino tra persone, adulti e ragazzi, che a questa ricerca, a questa speranza non vogliono rinunciare.

FB – L’Umbertimes? Un modo per ricordarsi, attraverso uno strumento affascinante ed ermetico come la scrittura, che la scuola non è un edificio o un interminabile insieme di ore noiose che bisogna sopportare, ma siamo noi. Noi studenti, professori, segretari, operatori. Un modo per crescere e confrontarsi, ricordandosi che i luoghi non hanno aggettivi, ma siamo noi che glieli diamo e che quindi possiamo cambiarli. Un modo insomma di formare un’idea del mondo diversa per ognuno di noi.

KP – Questo giornalino non si deve leggere con gli occhi, bisogna sentirlo, guardarli attraverso. Per me è un onore prendere parte alla creazione del NOSTRO giornalino d’istituto. Non è cosa da poco poter finalmente fare sentire la propria voce, i propri pensieri, le proprie idee. Ognuno di noi ha bisogno di urlare qualcosa al mondo. Questo è il momento di farlo, tirate fuori la voce e fatevi sentire! “So geben Sie Gedankenfreiheit”(Concedete dunque la libertà di pensiero).

GM –  “Umbertimes”… una definizione? Un’idea fresca e innovativa!!

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