La morte affascina o spaventa?

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….La morte!!!!!
La morte affascina l’umanità.
Fin dall’antichità il mito dell’immortalità è sempre stato nel DNA dell’uomo perché sfidare la morte significa affrontare l’ignoto, superare il percorso già tracciato da altri, seguire nuove strade, porsi traguardi più lontani, fare un altro passo verso l’infinito. Eroismo o follia, temerarietà o incoscienza? Il confine è così sottile che sfugge ad ogni tentativo di spiegazione. E così la Grande Sfida è proprio cercare di essere più bravi di Lei, di quella signora ossuta con la falce in mano, temerla, corteggiarla ed illudersi anche solo per un attimo di averla ingannata.
Anche ai giorni nostri spesso il rischio di perdere la vita rende le sfide più esaltanti… gli uomini si fronteggiano in mille discipline e se non ci scappasse ogni tanto una vittima sarebbe tutto più ordinario e noioso e quindi meno interessante e seguito.
Gli uomini che rischiano la vita per cercare di superare i propri limiti e spingersi oltre il conosciuto sono sicuramente consapevoli: sanno di sfidare la morte e proprio per questo sono così pagati e noti, oggi come un tempo; basti pensare ai privilegi che gli antichi Romani concedevano ai gladiatori…
Finché ci saranno uomini che vogliono stupire se stessi e gli altri, cercando di essere “i migliori” in tutti i campi, ci saranno inevitabilmente vittime; possiamo esserne addolorati, ma non dobbiamo sorprenderci più di tanto… in fondo hanno deciso loro la sfida… a noi non resta che constatare il fatto con ammirazione, con sdegno o con tristezza… non possiamo fare altro! Così è la vita…. e la morte è parte integrante ed indissolubile di essa.

Carolina Rigoni 1E

Marco Simoncelli

Marco Simoncelli

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