Dicevi
che il tempo è un cerchio,
ma sono oggi una linea
che si spezza tra onde
un filo teso, stanco, scheletrico,
seduto su una sedia d’assenza.
Nessuna terra all’orizzonte,
solo memoria disfatta in sale.
Immobile qui
nell’attesa che tu tornassi
col passo stanco dei vivi.
Ma il cielo ha scucito nomi
e il mare non parla.
Solo schiuma e sibilo,
come una preghiera che non ha più
fiato.
Non c’è tragedia nel morire,
c’è tragedia nell’attendere
mentre tutto intorno
continua a muoversi
senza di te.
Così resto,
a metà tra tempesta e silenzio,
con addosso i brandelli di un tempo,
che non ricorda,
ma ancora non abbandona.
Stella Camilla Brao

