Amazzoni 2.0

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foto articolo VaudettiLa donna guerriera? La lottatrice? La ragazza con la pistola? È indubbio che personaggi come questi abbiano da sempre esercitato un grande fascino sul pubblico. Infatti, sono molto numerosi gli esempi che si possono fare, esempi come le eroine della Marvel o della DC Comics, ricorrenti ma non gli unici. Ci sono figure anche come Clarisse La Rue, figlia di Ares dei romanzi di Rick Riordan, Katniss Everdeen, protagonista della serie dei libri degli Hunger Games di Suzanne Collins, Cassandra Cain, un’eroina un po’ meno conosciuta della DC che è parte della batfamily, o ancora figure come Merida di Ribelle the Brave, Hope Mikaelson, Wanda Maximoff, Daenerys Targaryen e tante altre ancora. 

Il punto è: perché sono così ammirate?  Sono diverse le risposte che si possono trovare al quesito.  Tutte queste donne hanno in comune delle caratteristiche. Non sono donne che si accontentano; hanno delle aspettative molto alte e non scendono a compromessi con nessuno; stanno bene da sole ma questo non vuol dire che non desiderino essere amate o ricevere affetto. L’amore per loro non è qualcosa di cercato per paura di rimanere sole o per “sistemarsi”. L’amore, se c’è, è sempre e solo una loro scelta; l’amore per loro rappresenta solo una piacevole “aggiunta” ma non un’esigenza: per questo sono donne capaci di andare avanti, sanno di non essere “una delle tante opzioni” per un uomo e, se quest’ultimo si dimostra indegno di loro, non hanno problemi a ricominciare. Queste figure non giocano secondo uno schema stabilito, non si tirano mai indietro di fronte a ciò che desiderano davvero ed è anche per questo non temono di far sentire la propria voce. 

Spesso queste donne hanno sofferto in passato ma questo non ha fatto altro che farle maturare, le ha rese sagge ma non insensibili, per questo sanno come affrontare i rifiuti o i problemi che incontreranno nel corso della loro vita. Le “amazzoni”, letteralmente, sono delle donne dell’animo virile, una caratteristica pertinente all’uomo che non vuol dire nulla più che serie e coraggiose, donne che si dedicano all’arte della guerra.  

La domanda adesso però è un’altra: qual è la guerra da combattere? Prima sono stati citati solo e unicamente personaggi di pura invenzione; sono dell’idea però che ogni donna dentro di sé nasconda un’amazzone che combatte ogni giorno anche solo per “essere donna”. 

Il desiderio di ognuno, uomo o donna che sia, dopotutto, non è quello di aspirare alla felicità?

Elena Vaudetti

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