Intervista doppia: Sanchez-Lopez

Tempo di lettura: 4 min

1. Nome:

L: Lucía

P: Pilar

2. Cognome:

L: Sánchez Domínguez

P: García López

3. Età:

L: 34

P: 38

4. Stato civile:

L: Single

P: Single

5. Dove vive?

L: Ivrea

P: Torino

6.  Materie Insegnate

L: Geografia quest’anno, ma sono anche professoressa di arte, geografia e storia.

P: Storia o Lingua Spagnola

7. Quanto guadagna al mese?

L: Non lo so e non lo voglio sapere

P: 1200

8. In Spagna i professori guadagnano di più?

L: Si e in Spagna pagano anche le vacanze (anche ai precari)

P: Si

9. Cosa ne pensa dell’altra professoressa?

L: Nel poco tempo che l’ho conosciuta, credo che sia molto generosa e sincera.

P: E’ una splendida persona e generosa anche nell’insegnare , anche se la sua generosità non viene ricompensata.

10. Insegna in modo diverso da come insegnavano le sue professoresse?

L: Migliore e peggiore. Vorrei assomigliare a qualche mia professoressa e non vorrei mai assomigliare ad altre.

P: No, anche se dipende.

11. Cosa non sopporta dell’altra professoressa?

L: Ancora non ho trovato niente e non credo che troverò niente.

P: Parla troppo velocemente.

12. Chi delle due insegna meglio?

L: Direi che questo lo devono dire gli allievi.

P: Bisogna chiedere ai suoi allievi.

13. Cosa non sopporta di se stessa?

L: Quelli che mi conoscono sanno che dico spesso “devo avere tanta pazienza con me, perchè sono io.” E’ molto difficile convivere con me stessa anche per me e spesso sono molto indecisa.

P: Che sono molto indecisa e a volte fatalista.

14. Chi parla meglio italiano?

L: Pilar, senza dubbio. Io parlo più “Itagnolo”.

P: Parliamo sempre in spagnolo, quindi giudica tu.

15. Spagnolo?

L: Lo stesso livello. Non ci sono differenze di accento o dialettali.

P: Tutte e due.

16. Chi è più apprezzata dagli alunni?

L: Devono dirlo gli allievi, anche se gli alunni dell’anno scorso non mi sopportano e ancora meno quelli di quest’anno.

P: Bisogna chiedere agli allievi ma credo lei.

17. Si sente buona o cattiva?

L: Giusta, anche se quest’anno sono più cattiva…

P: Buona, anche se a volte…

18. Bella o brutta?

L: Tante volte brutta.

P: Normale

19. Seria o simpatica?

L: Simpatica, ma se seria corrisponde a responsabile, allora anche seria.

P: Simpatica, anche se spesso dipende dall’interlocutore.

20. Secondo lei il suo metodo di insegnamento è apprezzato dagli alunni?

L: A volte si , a volte no, ma comunque devo ancora apprendere molto.

P: Non da tutti.

21. Come si vede a 50 anni?

L: Mi vedo una professoressa con più tempo libero, magari che fa teatro e spero di essere circondata di familiari e amici…E spero non sola!

P: Con 12 anni in più.

22. Innovativa o tradizionale?

L: Innovativa penso, almeno questo è l’intento.

P: Mi considero innovativa.

23. Come rimprovera i suoi alunni?

L: “Chicos, basta ya!”

P: “Sois unos pesados y unas plastas!”

24. Ma perché i professori spagnoli tirano sempre i gessetti per richiamare l’attenzione? E’una tradizione?

L: Io non lo faccio perché non sono capace, però quando io studiavo lo facevano i miei professori; c’era meno serietà tra professori e alunni, ma più rispetto

P: E’ un impulso…

25. Segue di più la politica spagnola o italiana?

L: Mi interessano entrambe anche se forse sono più informata sulla politica spagnola, anche perché sapere tutti i partiti italiani è impossibile.

P: Tutte e due.

26. Vota per la politica spagnola o italiana?

P: Spagnola … però le municipali qui.

L: Italiana

27. Crede che ci sia qualcosa dopo la morte?

L: Lo spero. E’ molto scoraggiante pensare non ci sia niente. Magari è un’illusione che ci creiamo noi …

P: Boh?

28. Monarchia pro o contro?

L: Non so che futuro avrà la monarchia, è un sistema obsoleto, però non sono contro.

P: Contro.

29. Che musica ascolta?

L: Tutti i generi: cantautori, pop, classica sia spagnola, sia italiana.

P: Cantautori spagnoli, italiani, francesi e musica folk.

30. Da quanto tempo è in Italia?

L: 3 anni accademici più 11 giorni a Palermo.

P: 15 anni.

31. Se potesse decidere dove nascere sceglierebbe l’Italia o la Spagna?

L: Spagna

P: Spagna.

32. Perché?

L: Perché mi sento spagnola, è complicato spiegarlo. Mi piace essere spagnola.

P: E’ più dinamica, con un futuro migliore

33. Perché ha deciso di venire ad insegnare in Italia?

L: L’Italia mi era sempre piaciuta ed è stato un caso venire qua; prima una sostituzione a Palermo e poi mi hanno chiamato a Ivrea per il ministero spagnolo.

P: E’ stato un caso.

34. Quali sono secondo lei i difetti e i pregi dell’Italia?

L: I pregi sono sicuramente la gente, il cibo, la cultura, la letteratura e l’Italia in generale, mentre i difetti sono sicuramente la confusione politica e la televisione italiana.

P: Sicuramente i suoi pregi sono la bellezza, la cultura, il patrimonio artistico, la lingua e la creatività. Però è anche afflitta dalla troppa burocrazia, fatica a rispettare le regole, non sopporto la “furbizia” italiana.

35. E della Spagna?

L: Il suo pregio è che abbia saputo andare avanti, crescere. Però abbiamo anche alcuni difetti come l’essere molto spesso anche noi rumorosi ed a volte ignoranti

P: E’ riuscita ad andare avanti  e a crescere. Però abbiamo anche alcuni difetti come l’essere molto spesso anche noi rumorosi e a volte ignoranti

36. In questo momento tornerebbe a insegnare in Spagna?

L: No

P: Si

37. Le piace la sua professione o desidererebbe fare qualcos’altro?

L: Mi incanta , perché se non mi piacesse sarebbe impossibile tacerlo. Anche se sogno di fare teatro.

P: Si, mi piace.

38. Zapatero o Berlusconi?

L: Zapatero.

P: Zapatero, senza dubbio.

39. Vorrebbe cambiare il suo metodo di insegnamento?

L: Vorrei migliorare ogni volta, anche se mi piace come insegno. Credo che si impari dagli errori.

P: Preferirei cambiare il pubblico, anche se non lo escludo.

40. Computer pro o contro?

L: Amore e odio.

P: Ni, nella giusta misura è positivo.

41. Come vede la riforma 2.0 delle scuole in Spagna?

L: Credo che prima di fare le riforme si debbano avere le risorse necessarie per attuarle

P: E’ positivo che abbiamo questa possibilità, ma senza tralasciare il resto.

42. Cosa si dovrebbe cambiare nelle scuole in Italia?

L: Per fare le riforme bisogna avere i mezzi! Si fanno riforme sopra riforme , ma non si arriva    alla fine a qualcosa di concreto.

P: Vorrei poca diplomazia, classi più piccole, più disciplina (se il docente è messo in condizioni lavorerà più motivato), docenti più motivati e toglierei soldi alla burocrazia.

43. Meglio studiare in Italia o Spagna?

L: Dipende, però il classico mi sarebbe piaciuto farlo più qua, perché si fa più filosofia e arte.

P: Università in Spagna mentre le superiori qua.

44. Ha un profilo su Facebook?

L: No.

P: No.

45. Cosa pensa di noi dopo quest’intervista?

L: E’ stata una bella intervista, come mi aspettavo!

P: Che siete due ragazzi simpatici.

46. Mi regalerebbe un nove dopo quest’intervista?

L: Sì … e anche un 10!

P: Pardon?

A  cura di Nicolò Patanè (3F) e Sofia D’Angelo (3C)

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