Il vecchio Joe

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Il vecchio JoeNel  Far West, si narra di un grande uomo, un grande baro a dir la verità, che visse molti anni fa. Il suo nome era Joe.

Era molto anziano, ma non diede mai segni di cedimento, non  perse mai una mano a poker ed ebbe una vita agiata per le sue vincite.

Un giorno, mentre era al Saloon, entrò un ragazzo dall’aria presuntuosa, che urlò a gran voce di essere il miglior baro del Far West, e di voler sfidare il vecchio Joe per affermare il suo titolo. Lo  sfidato non era un attaccabrighe, rifiutò l’offerta.

“ Io ti sfido vecchio!”

“ Perché vuoi perdere tutti i tuoi beni? Fa la cosa giusta e vattene, per il tuo bene.”

“Ah, è così allora! Mi avevano detto che eri il migliore, ma mi devo ricredere sei solo un codardo!”

Al suono di quelle parole, il vecchio Joe disse lentamente e lasciando intuire di essere infastidito:”Accetto la sfida!”

“Ora ragioniamo, vecchio! Preparati a perdere”

“Va bene!”

Il vecchio Joe tirò fuori il suo mazzo di carte e cominciò a mescolarlo, poi lo ruotò e vide un Re e  andò a prendere tutti gli altri Re del mazzo. Il ragazzo, che non era  stupido, se ne accorse anche se non disse nulla ma pensò “mi crede uno sciocco, chiederò di scambiare le carte!”

Così il vecchio Joe tagliò a metà il mazzo rimettendolo subito a posto. Poi disse : “Le regole sono queste, darò cinque carte dall’alto del mazzo a te e cinque carte dalla fine del mazzo a me, va bene?!”

“Si! Iniziamo!”

E così fece.

“Aspetta vecchio, vorrei cambiare le mie carte con le tue, per assicurarmi che tu non stia già barando!”

“Va bene! Ora gira le carte!”

Il ragazzo aveva una coppia di sette, mentre il vecchio Joe aveva i quattro Re e un tre.

Dopo aver vinto la prima mano, stese il mazzo sul banco e andò a prendersi un Whisky. Intanto il giovane prese le ultime cinque carte  e le mise alla cima del mazzo. Quando il vecchio Joe tornò cominciarono la seconda mano, egli diede le carte e chiese :”Vuoi cambiarle?”

“No” rispose il ragazzo.

Scoprirono le carte ma la  situazione era analoga, il vecchietto aveva incredibilmente vinto un’altra volta.

Il vecchio Joe chiamò il barista per ordinare un paio di Whisky e una sigaretta per il giovane che stava ansimando dalla fatica.

Tornarono alla partita, diedero le carte. Il giovane, tutto sudato e un po’ brillo parlò: “Scambiamoci le carte, tu mi stai truffando!”

“D’ accordo, come vuoi ragazzo!”

Si scambiarono le carte e le volsero il ragazzo aveva i quattro Re. Preso dall’ euforia, uscì dal Saloon urlando “Ho battuto il vecchio Joe, Whisky per tutti, pago io!”

Ma dal Saloon arrivò un urlo: “Con quali soldi?! Torna dentro e non cantare vittoria!”

Il giovane rientrò e vide sul tavolo che Joe non aveva ancora girato le sue carte.

“Sei stato bravo ragazzo, hai ottenuto i quattro Re, ma non credo che valgano contro il mio Poker di Assi!”

Il giovane si spense all’ istante, e in un impeto di rabbia afferrò la pistola pronto a sparare all’indifeso vecchietto. Egli però fu più veloce e, come se lo avesse previsto, sparò un colpo diretto allo stomaco del giovane, che cadde  e morì sul colpo. Lasciò venti dollari  in più al barista per il corpo del ragazzo andandosene in groppa al suo cavallo, verso una nuova meta.

Fabio Cannizzo (1L)

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