Political hip hop

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Una sola parola: freestyle. L’improvvisazione nell’hip hop rappresenta il rap fin dalle sue origini. Si tratta di “parlare” in rima sulla musica senza un testo scritto. Molti i temi a disposizione su cui rappare, ma uno dei preferiti, che offre una vasta gamma di argomenti e rime da buttar fuori, è sicuramente la politica. Nitro parla chiaro: “Sei come i politici pappagalli / hai dimostrato che sai solamente insultare gli altri”. Un piccolo assaggio delle centinaia di rime e assonanze create da ragazzi italiani poco più che ventenni. Certo, parole improvvisate, ma che rappresentano la realtà. Pensandoci bene, quante volte si sentono insulti gratuiti, espressi da quelli che dovrebbero essere esempi di buona condotta? Decine. È triste. I “politici pappagalli”, rappresentanti del popolo, si abbassano al livello del vulgus, pur dovendo rispettare dei canoni di compostezza imposti dall’ immagine e dalla carica che ricoprono. In fondo è giusto, essi hanno il compito di rappresentare i cittadini della nazione, e lo fanno bene: infatti tra il popolo gli insulti esistono, non neghiamolo, e loro di conseguenza si sentono autorizzati a fare altrettanto. Il punto è che costoro non sono politici, o meglio non hanno una formazione in campo politico, ma si sono improvvisati tali. Non danno peso alle proprie parole, ma sono pronti subito a criticare gli altri se usano parole pesanti. Criticare insultando, legittimo no? Lo fanno tutti, quindi lo posso fare anche io. Grandioso. L’ accordo tacito fra di loro è che non ci siano conseguenze a seguito di ciò che viene detto o fatto; non vogliono assumersi le proprie responsabilità. In effetti il loro lavoro (se così vogliamo chiamarlo) lo fanno bene, poiché ormai in molti ragionano così. Il bello è che loro dovrebbero essere i migliori tra tutti noi, eppure il denaro, l’ego, la corruzione, il desiderio di gloria hanno soffocato i loro ideali. Il denaro, oggi più che mai, sembra diventato il fulcro di tutto. È la dimostrazione che l’uomo non può più nulla contro il Dio Denaro, che muta chiunque. Si è arrivati a un punto in cui il Massimo Fattor non è più colui che sta in cielo, ma chi ha il portafoglio più pesante.

Fabio Cannizzo

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