La serata della XI edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico è iniziata con un interessante intervento del prof. Giuseppe Noto, ordinario di filologia romanza presso UniTo, sul tema dell’identità nazionale, terminato il quale, la redazione di Umbertimes ha potuto approfondire l’argomento facendo alcune domande.
Subito dopo abbiamo potuto assistere a una rappresentazione teatrale rivisitata in chiave moderna del Prometeo incatenato di Eschilo, seguito da Lila che ha suonato all’arpa il Notturno di Glinka. Dopo la pausa buffet (la parte sempre più attesa della serata) si è ripartiti più carichi che mai con Jacopo e Sebastiano che si sono cimentati in greco con un estratto dell’XI canto dell’Odissea. Giulia ha letto Itaca di Kavafis, una poesia che ci porta a scoprire non tanto il senso dell’arrivo, bensì del viaggio. Secondo momento musicale della serata con Denisa, che ci ha portato al pianoforte un preludio di Bach.
In seguito abbiamo assistito a un’interpretazione corale del XXVI canto dell’Inferno con accompagnamento di clarinetto da parte di tutta la 3^C. Le ragazze della 2^C ci hanno poi portato un punto di vista diverso della mitologia greca, quello delle donne, che discutono dei loro sfortunati destini. Dalla 1^B è seguita una recita della nona fatica di Ercole; per continuare con la musica della 3^B, grazie a una sonata a quattro mani di Mare Fuori.
I ragazzi della 2^B ci hanno sorpreso con una riflessione sulle migrazioni con testi tratti da Apollonio Rodio e Virgilio, testimonianze di Yusra e Sara Mardini, siriane, e Akin, nigeriano. Un’altra lettura interessante è arrivata da parte della 4^B che ha presentato Ulysses di Alfred Tennyson, con l’allegro accompagnamento alla chitarra del prof. Pizzala.
L’ultima parte della serata è stata segnata dalla lettura di una poesia di Saffo, proposta dall’organizzazione della Notte dei licei classici e interpretata da Chloe, Lila e Marta. Per mantenere alta l’emozione, Jodie ha cantato Caruso di Lucio Dalla, e infine il gruppo di Debate ci ha fatto assistere a un piccolo dibattito a tema, riguardo a chi sia il vero colpevole della tragedia di Medea.
Beatrice Martini
